“È sempre un piacere incontrarla”, mi disse l’educatissimo sinistro di Frank de Boer.
“Piacere mio”, risposi con totale sincerità. È sempre stato un vero piacere incontrare il piede sinistro di Frank. Era squisito, fermo e accurato: mi ha sempre indirizzata bene. È con quello scorbutico del destro che ho spesso avuto frustrazioni. Fortunatamente non c’era quasi mai.
“Che dice, ce li facciamo questi supplementari?” feci io.
“Potessi eviterei”, e intanto mi toccava pian piano in avanti, più per tenermi sveglia che per portarmi davvero da qualche parte. “Sa, sono un po’ stanco, siamo con due piedi in meno, e gli argentini è bello vederli tristi improvvisamente”. Mi sconfortava, a volte, con la sua schiettezza calvinista.
“Anche Ortega si è preso un rosso però.” Che ubriacone quell’Ortega. Un inutile seduttore. Mi lusingava, mi piedeggiava con